In effetti sport non è solo sinonimo di forza, velocità e scatto ma anche di flessibilità, coordinazione e equilibrio. In altre parole: senza equilibrio posturale l’attività sportiva è meno efficiente e soprattutto salgono le lesioni da sovraccarico e da traumatismi.
Lo sciatore di libera discesa a 160 km/h non può sgarrare di un pelo, sennò le conseguenze sono drammatiche.
Il tiratore a bersaglio, il calciatore, il giocatore di basket migliorano la mira in funzione della “prassia”, espressione dell’equilibrio posturale a livello neuro coordinativo.
Addirittura il corridore migliora i suoi tempi di tragitto, mantenendo più strettamente la corsia predisposta, accanto al rendimento totale, dovuto alla coordinazione dei gruppi muscolari.
Tramite la “riprogrammazione posturale” otteniamo questa stabilità, che sta alla base del perfezionamento delle altre capacità sport – specifiche di ogni atleta.
Quando dal nostro corpo pretendiamo prestazioni massime, anche minime deficienze di un apparato possono contribuire ad un mancato risultato positivo. E il caso di uno sportivo che non abbia un perfetto equilibrio.
Ci sono delle discipline sportive come lo sci, il ciclismo, la vela, il tiro a volo, il tiro con l’arco, in cui un minimo disordine dell’apparato che regola il nostro rapporto con la forza di gravita, crea dei problemi nello svolgimento dell’atto sportivo.
Oggi abbiamo dei metodi per studiare l’equilibrio molto sofisticati e precisi che ci fanno cogliere anche un minimo deficit di questo apparato (potenziali evocati, esame vestibolare, ecc.).
L’aspetto clinico più evidente di un disturbo dell’equilibrio è chiamato comunemente vertigine, che a sua volta viene definita come un falso senso di movimento del corpo rispetto all’ambiente
(vertigine soggettiva o centrale) oppure dell’ambiente rispetto al corpo (vertigine oggettiva o periferica).
Molto spesso i disturbi dell’equilibrio sono associati a deficit uditivi e quindi è sempre utile associare allo studio vestibolare una visita ed uno studio dell’apparato uditivo per mezzo di esami audiometrici, timpanometrici, riflesso metrici, ecc.
Alcune volte l’approccio al problema vertigine può essere multidisciplinare e cioè coinvolgere più specialisti nello studio di un solo caso (ortopedico, ortodonzista, neurologico, oculista,
angiologo, internista).
In uno sport come il tiro con l’arco, la stabilità dell’appoggio è fondamentale per riuscire ad avere un buon risultato. Pertanto lo specialista otorino è sempre molto attento a scoprire ed a studiare eventuali difficoltà, riconducibili a deficit di questo apparato .
Il baricentro
Il peso di un corpo è la somma dei pesi di tutte le particelle che lo compongono , il peso è pertanto distribuito su tutto il volume. Si può pensare che il peso sia applicato ad un unico punto, chiamiamo questo punto baricentro.
Lo SKIP SU TAPPETINO ELASTICO E BALZO SU BOSU è l’ideale per la preparazione di tutti quegli sport in cui le capacità posturali e di equilibrio sono fondamentali per l’esecuzione corretta del gesto tecnico.