Uno dei problemi più grandi del nostro tempo è rappresentato dalla perdita di diversità nei cibi consumati (e di biodiversità coltivate).
Negli ultimi 70 anni abbiamo assistito ad una progressiva riduzione dei tipi di cibi mangiati dalle famiglie italiane.
Questa che apparentemente sembra solo una scelta commerciale in realtà nasconde un problema importante per l’ambiente e per il nostro intestino.
Millenni di evoluzione lo hanno abituato a ricevere cibi di diverse qualità , frutti, verdure, ortaggi, insalate di campo, erbe selvatiche,semi, tuberi, carni, pesci, latticini, uova etc…sopratutto le specie vegetali erano presenti con grandissima varietà sulla nostra tavola.
La loro carenza provoca , oltre a carenze vitaminiche e minerali, una minore colonizzazione batterica con conseguentemente indebolimento del nostromicrobiota intestinale e delle nostre difese immunitarie.( ospitate nel 70/80% nell’ intestino).
Oltre a questo la scarsa varietà provoca disastri ambientali dovuti alle presenza di colture intensive che impoveriscono le biodiversità e desertificano la terra impoverendola.
Riabituiamoci a variare il cibo e riscopriamo le verdure le erbe selvatiche e le piante aromatiche vero forziere di sostanze preziose per la nostra salute.