Più attivi, più sani: come aiutare le persone a riattivarsi
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato il piano d’azione globale “More Active People for a Healthier World (2018-2030)”, con l’obiettivo di promuovere il movimento e combattere la sedentarietà in tutto il mondo.
Nel documento, la sedentarietà viene riconosciuta come una delle principali cause delle malattie croniche, responsabile ogni anno di circa 3,6 milioni di morti e di 64 miliardi di dollari di costi sanitari. Un dato che ci ricorda quanto l’inattività fisica sia una vera emergenza globale.
L’OMS invita governi, istituzioni, organizzazioni e aziende a impegnarsi concretamente per creare incentivi e condizioni favorevoli che incoraggino le persone di ogni età a muoversi di più e a riscoprire l’importanza dell’attività fisica quotidiana.
Da oltre trent’anni, anche noi di Olympia’s Center lavoriamo su questo tema. Ci siamo concentrati non solo sulle cause e sugli effetti della sedentarietà, ma soprattutto su come aiutare le persone a desiderare di cambiare. Abbiamo studiato migliaia di casi per comprendere i percorsi psicologici e fisiologici che rendono sostenibile e duraturo un nuovo stile di vita attivo.
Già nel 1999, avevamo pubblicato una brochure che metteva in evidenza i rischi per la salute legati al cambiamento repentino delle abitudini e al crescente abbandono del movimento, sottolineando un concetto ancora oggi attualissimo: l’obesità non è la causa, ma la conseguenza della sedentarietà.
Oggi, leggere le stesse riflessioni nelle parole dell’OMS ci riempie di orgoglio, ma ci ricorda anche una grande responsabilità: quella di mettere a disposizione della collettività le conoscenze e le soluzioni già sperimentate, per ridurre sofferenze evitabili e migliorare la salute di tutti.
Rendere le persone più attive significa costruire un futuro più sano, più consapevole e più sostenibile — per ciascuno di noi e per la comunità intera.

